Decreto Disabilità: Le principali novità e l'analisi di AISLA.
Il Palazzo Chigi, Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha approvato il nuovo Decreto Disabilità, semplificando il sistema per accertare l'invalidità civile delle persone con disabilità in Italia. Il Decreto introduce importanti modifiche alla Legge104, principale regolamentazione italiana per la tutela dei diritti delle persone con disabilità.
Il Ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, ha dichiarato che l'obiettivo è ridurre la frammentazione tra le diverse prestazioni sanitarie. Sono state introdotte nuove direttive per valutazioni di base, revisione, valutazione multidimensionale e Progetto di vita. Il Decreto entrerà in vigore dal 30 giugno 2024, ma alcune disposizioni saranno applicate a partire dal 10 gennaio 2025. Leggi l'articolo completo per conoscere tutti i dettagli
Si parte dal cambiamento della terminologia, la parola “handicap” viene sostituita dalla locuzione “condizione di disabilità”, intesa come una persistente compromissione fisica, mentale, intellettuale o neurosviluppo sensoriale che, interagendo con diverse barriere, può ostacolare la piena e effettiva partecipazione negli ambiti della vita su parità con gli altri.
Il supporto per le persone con disabilità sarà determinato sulla base delle necessità individuali, che possono variare da lievi a molto intense. La valutazione di base, basata sulle classificazioni internazionali ICD e ICF della Organizzazione mondiale della sanità, determina il livello di disabilità e dà accesso a benefici e supporti vari.
La procedura di accertamento
La procedura di accertamento sarà gestita dall’INPS a partire dal 1° gennaio 2026, prevede che la persona disabile, un genitore o un responsabile invii telematicamente il certificato medico per attestare la condizione di disabilità. Se necessario, la Commissione medica locale può richiedere altre visite o documenti. L’accertamento di invalidità verrà effettuato attraverso una valutazione eseguita in un’unica visita da medici professionisti incaricati dall’INPS, con la supervisione di un medico specializzato in medicina generale.
I tempi tecnici per concludere la procedura sono previsti entro 90 giorni dalla ricezione del certificato medico da parte dell’INPS, questo termine viene ridotto a 15 giorni per chi ha patologie oncologiche o la per chi ha diagnosi di SLA. Per la SLA, saranno riconosciuti i requisiti per l’indennità di accompagnamento in presenza di specifici deficit, indipendentemente dal punteggio ottenuto nella scala di valutazione clinica. È importante sottolineare che la revisione della valutazione non è prevista.
Il risultato della valutazione di base sarà costituita da un certificato, che verrà inserito nel fascicolo elettronico e indicherà l'eventuale riconoscimento della disabilità e le necessità e l’intensità dei supporti richiesti, o una revisione del certificato e il periodo di validità relativo.
L'adattamento ragionevole
Il decreto introduce il concetto di adattamento ragionevole definito a livello europeo dall’articolo 5 della Direttiva 2000/78/CE come principio volto a garantire il rispetto del principio di parità di trattamento delle persone con disabilità. L’Art. 5-bis stabilisce: “Nei casi in cui l’applicazione delle normative non garantisce alle persone con disabilità il godimento effettivo e tempestivo, su base paritaria con gli altri, di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali, l’adattamento ragionevole ai sensi dell’articolo 2 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità firmata a New York il 13 dicembre 2006 individua misure ed adattamenti necessari, pertinenti ed appropriati che non impongano un onere sproporzionato o eccessivo alla parte obbligata.”
Il "Progetto di Vita"
Un punto centrale del Decreto Disabilità riguarda il concetto di “Progetto di Vita”, inteso come l’insieme di strumenti, risorse, interventi, prestazioni, servizi e adattamenti ragionevoli per favorire la partecipazione delle persone con disabilità in diversi contesti di vita. Si introduce il concetto di valutazione multidimensionale, un processo interdisciplinare volto ad identificare e descrivere la natura e l’entità dei problemi fisici, psicologici, funzionali e relazionali/ambientali di una persona, effettuato dalle unità valutative multidimensionali, composte insieme alla persona con disabilità (o al genitore responsabile nel caso dei minori, al tutore o all’amministratore di sostegno, se dotato di poteri) da una serie di professionisti ora stabiliti per legge.
Brescia, Catanzaro, Firenze, Forlì-Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari e Trieste sono le nove province, concordate con il Ministero della Salute e il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, nelle quali si avvierà a partire dal 2025 la sperimentazione del nuovo sistema previsto dal decreto legislativo n. 62 del 2024 che semplifica il sistema di accertamento dell’invalidità civile e introduce il “Progetto di vita”.